The Stolen silence (1994) - Epsilon Records

Prodotto da: Epsilon Indi and Francesco Andreani
Tracklist:

Terzo disco ufficiale degli Epsilon Indi, pubblicato su CD.

1. The World Underneath/The Return-Yamme Zan Dah (De Vito, Ramacciotti) "13:21

2. Searching For Peace (Leoni) "1:24

3. Restless (Palmieri, De Vito, Ramacciotti, Romagnoli) "6:31

4. Eternal Cycle Of Season (De Vito, Ramacciotti) "1:26

5. For The Last Time (De Vito, Sanna) "4:11

6. Painful Life (De Vito, Ramacciotti) "1:47

7. Timing/The Vanishing Mind - For The Last Time (Reprise) (De Vito, Ramacciotti, Biondo) "2:46

8. The Forsaking (De Vito, Bruno) "5:17

9. Revolving Sound (De Vito, Ramacciotti) "2:22

10. Birth From Earth (De Vito, Ramacciotti, Sanna) "4:06

11. Calaluna (De Vito, Ramacciotti) "8:21

12. Calm Before The Storm (De Vito, Ramacciotti) "0:30

13. Urquhart/An Apparent Stillness -The Uman Disaster (De Vito, Bruno) "11:54

14. The Stolen Silence (De Vito, Romagnoli) " 3:59

15. The World Outside (De Vito, Ramacciotti) "0:10


Musicisti:

Sergio De Vito: Tastiere, Sampler, Programming, Contrabbasso, Zither, Flauto e Piano
Armando Rossetti: Tastiere, Sampler, Programming
Marco Ramacciotti: Midi Horn e Sax
Tonino Leoni: Basso
Fabio Palmieri: Chitarra, Loop
Ale Sordi: Percussioni
Sandro Bruno: Chitarra, Voce
Marco Schiavoni: Accordion
Francesco Baldi:Violino
Cathy Stevens: Viola
Angelo Spizzichino: Violino 1
Anna Maria Kunkar: Violino 2
Giorgia Franceschi: Viola
Francesco Lenusio: Violoncello
Luca Venitucci: According
Fulvio Biondo: Tastiere
Bassidou Compaore: Voce
Alex Romagnoli: Voce
Katya Sanna: Voce


Registrato: Epsilon Recording, Roma, October 1993 - June 1994
Progettato da: Sergio De Vito, Marco Ramacciotti, Armando Rossetti
Mixato: Epsilon Recording da Franco Patimo
Copertina: Epsilon Indi - Art, Ale Sordi
Foto Copertina: Roberto Crocella'
Foto: Antonio Pani



Recensioni:

''The Stolen Silence è un lavoro che si fa fatica a credere interamente realizzato in Italia se non si conoscono questi ragazzi, sempre innamorati della musica. Il disco degli Epsilon Indi è una bella avventura, un tuffo, se si vuole, verso l'ignoto o l'arcano. Questa musica, lo sappiamo per certo, è una scelta di vita. E non sembrino parole grosse''.

M. Crisostomi, AUDIOREVIEW, ottobre 1995


''Il gruppo romano trova la sua completa realizzazione negli spettacoli dal vivo, ma questo cd riesce a renderne perfettamente la duttilità espressiva, con una varietà di temi, atmosfere e sonorità assolutamente encomiabili''.

Oscar Cosulich, MUSICA, 12 aprile 1995


''Non è semplice, suppongo, rendersi invisibili, eppure lo straordinario rapporto che i suonatori hanno con lo spettacolo riesce a superare quella barriera che confina con la prepotenza. Prepotenza della batteria e di tutti gli altri strumenti che quasi mai salgono sullo scranno del protagonismo. È raro, molto raro notare in un concerto un chitarrista o un tastierista o ancora meglio un batterista, che è poi la parte più spettacolare e fisica di un concerto, eppure così è stato, il tutto si amalgama al tutto con un'armonia impressionante, geniale, talmente godibile che il tutto diventa amplesso anche per chi guarda, come una masturbazione collettiva che dura due ore, scioccante!!!''.

Prince Faster (recensione tratta da ROCK)


''Questo disco è un crocevia dell'anima, un luogo immenso chiuso in una stanza, un excursus ad altissima densità poetica tra suoni che provengono da ogni parte del pianeta. Certo è che gli Epsilon Indi poco hanno da invidiare alle più sofisticate produzioni straniere. Il loro è invero un disco raro, di grande intensità e complessità, che non mancherà di conquistare un posto importante nei cuori più sensibili''.

FANZINDIE, gennaio 1995


 

 
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